Federigo Zuccari
Menu
La mostra
Presentazione
Introduzione
Iniziative collaterali
Colophon
L'uomo
Biografia
Carriera
Ritratti
7 anni astronomo
Corrispondenza Scientifica
Fondazione della Specola
Attività amministrativa ed editoriale
Gli strumenti
Commissionati
Usati
I lavori scientifici
Cerchio meridiano di Reichenbach & Utzschneider
Osservatorio Astronomico di Capodimonte
Museo degli Strumenti Astronomici
Monaco di Baviera, 1814
Reichenbach, Georg Friedrich von
Utzschneider, Joseph von
Diametro obiettivo: 10.8 cm
Distanza focale: 164 cm
Bronzo, ottone, argento, legno di noce.
Funzione:
Era impiegato sia per la determinazione del tempo siderale, sia per la misura delle coordinate di un astro passante per il meridiano dell'osservatore.
Il cannocchiale monta un micrometro filare di 15 fili fissi ed uno mobile in ascensione retta, uno fisso e tre mobili in declinazione. Il cerchio di declinazione ha incastrata sul lembo un placca d'argento con un passo di 3'.
Lo strumento è montato sull'originario carrello d'inversione in noce
Iscrizioni:
Reichenbach und Utzschneider in München 1814
Annotazioni storiche:
Scrive il Barone
von Zach
: "
Murât fit venir les plus beaux, et les plus grands instrumens qui soient sortis des ateliers de M. Reichenbach de Munich"
, il cerchio meridiano fu impiantato, il 24 febbraio del 1820, nella sala meridiana occidentale dell'edificio monumentale su colonne "
di granito orientale rosso... immediatamente fondate sul masso della collina
". Nel 1827, su proposta di
Friedrich Wilhelm Bessel
,
Ernesto Capocci
e il suo aiutante
Leopoldo del Re
parteciparono, assieme al padre scolopio
Giovanni Inghirami
dell'osservatorio Ximeniano di Firenze, alla compilazione della grande carta celeste. Fu loro assegnata una regione da osservare compresa tra -15° e +15° di declinazione e 18 e 19 ore di ascensione retta.
Johann Franz Encke
, segretario dell'Accademia, in una lettera a Capocci scriveva che
"non avrebbe osato offrire quel carico ad un astronomo per l'eccellenza delle osservazioni men rinomato".
Capocci e del Re cominciarono le osservazioni nell'aprile del 1827; sul finire dell'agosto 1829 avevano già raccolto quarantamila osservazioni, delle quali ventitremila fatte con il cerchio meridiano e diciassettemila con la
macchina equatoriale
, con una precisione molto maggiore di quella che l'Accademia domandava.
"L'opera del rinomato dipintor di miniature signor Comte, caldo e passionato amatore dell'astronomia, il quale per un anno intero volle consegrare tutte le ore pomeridiane a dipingere la novella carta uranografica. Assistito costantemente dal Capocci, ritrasse egli tanto fedelmente quella ragione del cielo, che l'osservatore ad occhio nudo ravvisava nella mappa una maravigliosa somiglianza con le nebulose apparenze della via lattea, ed armato di lente distingueva partitamente i gruppi che il più perfetto cannocchiale scorge ne' cieli
". A conclusione del loro lavoro, Capocci e del Re misurarono le posizioni di circa 7900 stelle e riscontrarono la posizione relativa di alcune centinaia di stelle doppie. Il lavoro degli astronomi napoletani indusse Encke a scrivere: "
Fra le carte che abbiamo ricevuto finora, pare che la vostra sia quella che dia l'immagine più fedele della parte del cielo che rappresenta".
Tra il 1878 e il 1881 fu trasformato dal meccanico dell'Osservatorio
Ottavio Heurtaux
su progetto di
Arminio Nobile
rendendolo uno "
strumento meridiano eccellente"
.
Gallery