Orologio a pendolo di Berthoud

Osservatorio Astronomico di Capodimonte
Museo degli Strumenti Astronomici
Parigi, 1770ca.
Berthoud, Ferdinand
Acciaio, ottone, legno di mogano

Funzione:

Per la misurazione del tempo.
Pendolo a secondi con scappamento a riposo ad ancora, compensazione a mercurio e sospensione a molla.
Il quadrante smaltato segna i secondi, i minuti e le ore, queste ultime indicate con la numerazione romana.
La cassa originale, verosimilmente in legno, è stata sostituita con una di Riefler in vetro e acciaio e pannelli di acero.

Iscrizioni:

Ferdinand Berthoud

Annotazioni storiche:

Nel rapporto di Federigo Zuccari al Ministro Zurlo del 13 febbraio 1813, il pendolo di Berthoud è elencato tra gli Istromenti anticamente esistenti nel Real Osservatorio di Napoli ;insieme alla Macchina Equatoriale di Sisson, un piccolo Telescopio Gregoriano in cattivo stato, un canoccchiale acromatico di Nairne e Blunt, un cannocchiale di Dollond e un barometro e un termometro Inglesi.
Il 25 febbraio del 1820 Carlo Brioschi collocò l'orologio di Ferd. Berthoud nel nuovo osservatorio di Capodimonte nella cupola nord insieme al telescopio equatoriale. Brioschi così annotò nel suo quaderno: Sebbene questo orologio conta molti anni d'età, e le braccia dell'ancora siano semplicemente d'acciajo, senza pietre dure, il suo moto è plausibilmente regolare, e sostiene la giusta rinomanza del suo benemerito autore.
Il pendolo inizialmente aveva una compensazione a verghe di acciaio e ottone sostituita con una a mercurio, probabilmente nel 1934 durante la completa revisione degli orologi dell'Osservatorio voluta da Luigi Carnera
Al pendolo furono applicati contatti elettrici a secondo.