Settore equatoriale di Sisson

Osservatorio Astronomico di Capodimonte
Museo degli Strumenti Astronomici
Londra, xviii sec (secondo quarto)

Funzione:

Originariamente montato su un piedistallo in palissandro, ha un cannocchiale non acromatico privo di ottiche.
La configurazione equatoriale della macchina consentiva di fare misure di posizioni stellari rispetto al sistema equatoriale, ovvero "la nostra parallattica [permette di] trovare con accuratezza la vera elevazione del polo visibile".

Iscrizioni:

J. Sisson London

Annotazioni storiche:

La macchina di Sisson era elencata tra gli "oggetti esistenti nel Real Osservatorio provvisorio di S. Gaudioso" nel rapporto di Federigo Zuccari al Ministro degli Interni del febbraio 1813. Trasferito nel nuovo osservatorio di Capodimonte, il settore equatoriale "se non può stare a fronte dei moderni istromenti per l'esattezza, e per la comodità dell'uso, è però opportunissimo per l'istruzione degli allievi".
Prima di essere assegnato alla specola di Napoli, la macchina equatoriale, "con finissimo magistero lavorata dal celebre macchinista Inglese Simpson, per cui mezzo può rilevarsi il vero luogo del cielo occupato da un pianeta o da una cometa in un dato tempo", era tra la strumentazione scientifica della Reale Accademia delle scienze e belle-lettere di Napoli. Lo strumento fu acquistato dal Principe Ferdinando Vincenzo Spinelli di Tarsia per il suo laboratorio scientifico ed era collocata nella biblioteca, la quale, fondata nel 1747, fu aperta per volere del principe "à l'utilité publique; elle est ouverte trois jours de la semaine, matin & soir, mais le bibliothécaire y ell quelquefois feul". Conservatore e bibliotecario fu Domenico Antonio Malabrì (1732-1784), che dopo la morte di Giovanni Maria della Torre, divenne Real Bibliotecario, Direttore del Real Museo e della Real Stamperia, il quale, "essendo questa fornita di ottimi Strumenti Fisici, ed Astronomici, ed egli versatissimo a farne buon uso, s'indusse ad insegnare ivi a pochi, e costumati giovani tutto il corso delle Filosofiche facoltà". L'astronomo francese Jérôme Lalande nel suo viaggio a Napoli, descrivendo il palazzo del principe Spinelli, annotava: "c'est le seul endroit de Naples où l'on trouve un quart-de-cercle de trois pieds de rayon, fait en Angleterre, & de la meilleure construction". L'equatoriale di Sisson era installato nel "gran Salone, in forma di Galleria disposto, colla volta adorna di bellissime Pitture" insieme ad "alcuni istrumenti Matematici di oro, d'argento, e di ottone fissi, due globi del Coronelli e un semicerchio graduato con due piccoli telescopj". 
 Nel 1782 lo strumento fu usato da Giovanni Antonio Rizzi-Zannoni per misurare la latitudine di Napoli dalla garitta settentrionale di Castel Sant'Elmo. Tra il 7 e il 24 gennaio di quell'anno Rizzi-Zannoni compì dieci osservazioni della culminazione del sole e osservò il transito in meridiano di sedici stelle. Furono queste le prime misure eseguite dal cartografo padovano per la realizzazione del grande Atlante geografico del Regno di Napoli.