ConsistenzaFascc. 319, voll. e regg. 4, bb. 64-73.
Unità di conservazionebuste 64 - 73
LuogoOsservatorio di Monteporzio Catone
Criteri di ordinamentoIl fondo è articolato nelle serie Costituzione e gestione del Museo (1848 – 1928) e Contabilità (1886 – 1904); inoltre, comprende i sub-fondi personali Giovan Battista Donati, Alessandro Dorna, Gilberto Govi e Ignazio Porro.
Si segnala la presenza di un titolario adottato per la sistemazione delle carte del Museo, la cui traccia si rinviene sovente sulle coperte dei fascicoli appartenenti al fondo. Il titolario completo è stato rinvenuto sulla coperta del fasc. 8 conservato nella cartella 1 dell’ex Fondo Wolynski:
1. Categoria generale, istituzione del Museo, decreti governativi, lettere ministeriali ecc., inventari.
2. Locale. Mantenimento, Restauri.
3. Personale.
4. Biblioteca, libri, manoscritti, autografi, legature
5. Istrumenti.
6. Quadri, sculture, stampe, fotografie, medaglie, monete, etc.
7. Mobilia, arredi
8. Spese d’ufficio, cancelleria, pulizia etc. vestiario, conti.
9. Carteggio scientifico.
10. (depennato “Biblioteca storica”) Statistica.
L'uso di tale titolario è attestato solo per una parte della documentazione prodotta nel periodo 1887 - 1888. Per tale motivo si è deciso di rispettare, ove presente, l'organizzazione delle carte in base al numero di posizione.
Storia archivisticaNel giugno 1882 Arthur d’Abdank Wolynski (1843-1893) donò alla Specola di Roma, su interessamento di Tacchini, la sua collezione di cimeli copernicani. Da questa data il Regio osservatorio del Collegio romano assunse la denominazione di Regio Osservatorio astronomico ed annesso Museo.
Pietro Tacchini, allora direttore dell'Osservatorio del Collegio romano, trasferì al Museo tutti gli strumenti antichi che si trovavano nella sede dell'Osservatorio.
Con r. d. 4262, serie III del 26 dic. 1886, Wolynski fu nominato conservatore a vita del Museo stesso.
Nel 1905 si realizzò la fusione amministrativa del Museo con l'Osservatorio: da quell'anno il Ministero dell'Educazione nazionale prescrisse la redazione di un unico inventario dei beni delle due istituzioni. [Lettera ministeriale del 3 ott. 1905, pos. 21B, prot. 8108, part. 1824. Cfr. Collegio romano, Attività amministrativa, Contabilità, Inventari (nota ms. sul frontespizio del registro).]
A seguito della fusione dei due osservatori romani (1923) e dell'abbandono della sede del Collegio Romano (1925) gli oggetti del Museo furono temporaneamente depositati presso la sede dell'Accademia Nazionale dei Lincei, da cui vennero ripresi nel 1932 e trasferiti nella nuova sede dell'Osservatorio di Roma, la Villa Mellini di Monte Mario. Qui, nel 1933, si allestirono nuove sale per accogliere i cimeli precedentemente conservati presso l'Osservatorio del Campidoglio.
Oltre ai preziosi strumenti astronomici e ai cimeli copernicani, il Museo conserva i registri delle osservazioni meteorologiche effettuate nella specola Caetani delle Botteghe Oscure, disegni di Marte di Schiaparelli, disegni di Giove di Tacchini, disegni lunari [Per una prima ricostruzione delle vicende storiche del Museo si veda G. ARMELLINI L'Osservatorio astronomico di Roma, Roma, dott. Giovanni Bardi tipografo della R. Accademia Nazionale dei Lincei, 1930 (Contributi scientifici, nuova serie, 30); M. Cimino, The Rome astronomical observatory, Roma, Tipografia del Senato del dott. G. Bardi, 1964 (Contributi scientifici, serie III, 25); G. Monaco, L'astronomia a Roma. Dalle origini al Novecento, [Roma], Osservatorio astronomico di Roma, 2001, passim].