Mario Girolamo Fracastoro

DataFirenze, 29 marzo 1914 - Torino, 24 luglio 1994
Nome completoFracastoro, Mario Girolamo

Mario Girolamo Fracastoro nacque a Firenze il 29 marzo 1914. All’età di 21 anni si laureò in Fisica e dopo essere diventato assistente di Giorgio Abetti presso l’Osservatorio astrofisico di Arcetri, nel 1943 conseguì la libera docenza.
Dieci anni più tardi, morto a Catania l’allora direttore Eugenio De Caro, Fracastoro fu designato a succedergli sia nella direzione della Specola sia nella cattedra di Astronomia. In Sicilia trovò una struttura con scarso personale e strumentazione antiquata, che in meno di tredici anni riuscì a rinnovare completamente, facendo erigere due nuove sedi, una sul colle di Santa Sofia nella appena inaugurata Città Universitaria e a Serra la Nave, e una sull’Etna, dotandole di nuovi apparecchi scientifici, inoltre si adoperò nella creazione di una scuola di ricercatori destinati a succedergli. In questo periodo Fracastoro si occupò di ricerche stellari e solari, in particolare di variabilità stellare e di stelle magnetiche con osservazioni fotometriche e spettroscopiche. 
Successivamente, nel 1966, Fracastore venne trasferito a Torino dove decise di proseguire il tradizionale indirizzo di ricerca della Specola torinese, nella convinzione che i progressi compiuti nel settore dell’astrofisica poggiassero in gran parte sull’utilizzo dei dati astrometrici raccolti dagli astronomi del passato. Per questo motivo lui, fisico e da sempre impegnato in astrofisica, si accinse allo studio e all’approfondimento di argomenti fino ad allora lontani dai suoi interessi, quali i problemi di astrometria, di misure di posizione e distanze delle stelle.
Favorì gli studi nel campo dell’astrofisica teorica e osservativa partecipando alla proposta della missione spaziale astrometrica HYPPARCOS dell’Agenzia Spaziale Europea per la misura accurata delle posizioni e dei moti propri stellari, rinnovò la strumentazione dotando l’Osservatorio di nuovi telescopi di cui il principale è un telescopio riflettore per misure astrometriche, con specchio primario parabolico di 1,05 m e secondario piano di circa 60 cm.
In parallelo con l’attività scientifica, Fracastoro fu organizzatore instancabile e autore di numerosissime pubblicazioni in ambito accademico, dalle tecniche strumentali alla fisica solare e stellare all’astrometria. Collaborò a lungo con quotidiani e riviste, redasse le voci di argomento astronomico di prestigiose enciclopedie. Fu presidente della Commissione dedicata allo studio delle stelle doppie e multiple dell’International Astronomical Union, socio dell’Accademia nazionale dei Lincei, presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino.
Collocato a riposo per raggiunti limiti di età nel 1984, morì a Torino il 24 luglio 1994. 

Un suo allievo ed amico, Piero Tempesti, direttore per oltre 20 anni dell’Osservatorio di Teramo - Collurania, ricordandolo in un breve scritto mise in luce un tratto caratteristico di Fracastoro: «l’acutezza di giudizio che lo portava ad esternarsi con estrema sincerità. La modestia – intesa nel comune senso di atteggiamento formale – non era certo una sua prerogativa; “non essere mai modesto” - diceva - “ti prendono in parola!” e ascrivo ciò a suo merito perché aveva la ben più apprezzabile virtù – che poi è modestia sostanziale – di ammettere la propria ignoranza su questo e su quell’argomento anche laddove per lo più si cerca di nasconderla. Molto devo a questo amico-Maestro. Certi suoi aforismi, quali “guardati dalle persone troppo scrupolose”, “guardati dalle soluzioni comode”, mi sono stati di guida fin da quei lontanissimi anni. Ed in campo professionale, chiedermi, nello stendere una relazione di ricerca o un testo divulgativo, quale sarebbe stato il suo giudizio è un criterio, una pietra di paragone a cui spesso ricorro. Posso quindi dire, senza retorica, che Momi [così era chiamato amichevolmente Fracastoro] continua per me ad essere presente»

Dettagli
Categoria
Astronomo, Fisico
Attività
Osservatorio astrofisico di Arcetri, Assistente astronomo
Osservatorio Astrofisico di Catania, 1953 - 1966, Direttore dell'Osservatorio Astrofisico di Catania
Osservatorio astronomico di Torino, 1966 , Direttore dell'Osservatorio di Torino
Bibliografia

Calabrese Valeria, I direttori dell'Osservatorio, in Osservar le stelle. 250 anni di astronomia a Torino. La storia e gli strumenti dell'Osservatorio astronomico di Torino, Silvana, Milano 2009, pp. 51-71

Schiavone Luisa, Storia dell'Osservatorio astronomico di Torino attraverso le fonti bibliografiche ed archivistiche, Tesi di laurea, Università degli studi di Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1990/91

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