Tecnomasio

DataMilano 1860 - Milano inizio 1900
La Tecnomasio fu fondata nel 1867 a Milano dalla volontà del ingegnere civile Luigi Longoni, dal costruttore di strumenti Carlo Dall'Acqua e dall'ottico Ignazio Porro. Inizialmente la compagnia si occupò di realizzare vari strumenti scientifici quali microscopi, eliostati, catetometri, teodoliti e lampade ad arco.
Nel 1864 Ignazio Porro lasciò la compagnia e venne sostituito dal fotografo Alessandro Duroni. Nei quattro anni successivi sia Carlo Dall'Acqua che Alessandro Duroni lasciarono la compagnia, così Longoni divenne l'unico proprietario della Tecnomasio. Nel 1871 Longoni morì e tutta la ditta passo nelle amni di Bartolomeo Cabella.
Sotto la guida di Cabella la ditta, che intanto aveva cambiato nome in "Società Anonima Tecnomasio Italiano ing. B. Cabella e C." cercò di espandere la propria gamma di prodotti realizzando da strumenti di precisione a dispositivi elettromeccanici industriali come alternatori e dinamo. Nel 1903 la ditta entrò in una profonda crisi finanziaria, Cabella si dimise e la Tecnomasio venne acquistata dalla società svizzera Brown Boveri, cambiando nuovamente nome in Tecnomasio Itliano Brown Boveri (TIBB). La società terminò la sua produzione di strumenti e divenne un produttore di apparecchiature industriali svolgendo un ruolo fondamentale nella fornitura di trasformatori elettrici per le centrali idroelettriche italiane. La società fu anche coinvolta nell'elettrificazione ferroviaria, elettrificando la linea da Bolzano al Brennero, fondando la società Sae.
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Bibliografia
Tecnomasio Italiano in catalogue.museogalileo.it, Museo Galileo