realizzato da Gemito per il monumento funebre nel recinto degli uomini illustri del cimitero di Napoli, inaugurato il 10 novembre del 1900 da
(1859-1936), duca di Caianello, e Antonio Agresti alla presenza delle rappresentanze delle autorità e dei corpi accademici universitari.
Dopo essere stato trafugato dal cimitero di Napoli e poi ritrovato, la Famiglia Capocci decise di donare il busto all'Osservatorio di Capodimonte.
L'atto di donazione è stato sottoscritto il 13 marzo 2015 durante la cerimonia di inaugurazione della mostra dedicata al 150° anniversario della morte di Capocci.