cassetta di legno di rovere con meccanismo ad ingranaggi metallici per i calcoli aritmetici.
l'apparecchio consta di una parte fissa per l'impostazione della cifra e dell'operazione da eseguire e di una carrello mobile per il risultato dell'operazione.
Sulla piattina fissa d'impostazione si può indicare un numero a 6 cifre agendo sul cursore d'impostazione e seguendo la scala di numeri da 0 a 9 a sinistra di ciascuna fessura. L'operazione di impostazione di ciascuna cifra è realizzata usando i cilindri a gradini ideati da Leibniz. La leva a sinistra definisce l'operazione aritmetica da effettuare (Addizione/Moltiplicazione o Sottrazione/Divisione).
Sul carrello mobile vi sono una serie di finestrelle, in numero doppio rispetto alle scanalature graduate d'impostazione, che rappresentano il totalizzatore. Ciascun foro del totalizzatore ha un bottone per azzerarne il valore. Le ruote dentellate alle estremità della piattina mobile consentono la messa a zero di tutte le finestrelle.
Un giro completo della manovella posta sulla piattina fissa trasferisce meccanicamente la cifra impostata sul totalizzatore. Il numero di giri della manovella appare segnato nelle finestrelle allineate sulla piattina mobile che stanno al di sotto del totalizzatore.
Una delle macchine disegnate da
Leonardo da Vinci (1452?1519) nel Codice di Madrid, attorno al 1500, viene considerata un possibile progetto di un calcolatore. Nella sua opera
Rabdologiæ seu numerationis per virguas, pubblicata nel 1617, il matematico scozzese
John Napier (1550-1617) illustrò l'invenzione dei bastoncini per la moltiplicazione.
Il primo dispositivo in grado di effettuare calcoli automaticamente fu realizzato attorno al 1623 dall'astronomo e matematico
Wilhelm Schickard (1592-1635) e denominato Orologio Calcolatore. Antecedente e più versatile della Pascalina (1642) di Pascal e del calcolatore a scalini (1673) di Leibniz, tale dispositivo impiegava la tecnologia meccanica degli orologi (da cui il nome) per eseguire le operazioni di somma e sottrazione.
Sarà poi Thomas de Colmar nel 1820 a concepire la prima calcolatrice prodotta in serie, assumendo come meccanismo di base quello inventato dal matematico e filosofo tedesco
Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646-1716). Questo tipo di macchina fu prodotto in molte versioni via via più perfezionate fino agli anni '30.
Questa calcolatrice fu donata nel 1929 all'Osservatorio dalla
Società "Urania" ...costituita in Napoli ...presso l'Associazione degli Ingegneri ... collo scopo di favorire l'incremento di questo Osservatorio. La
Società culturale "Urania" fu istituita a Napoli, sul finire del 1924, dal direttore dell'Osservatorio
Azeglio Bamporad, dalla principessa di Strongoli, Emilia Pignatelli (1884-1976) e dall'
interessamento di alcuni appassionati dell'Astronomia, ...col fine espresso di concorrere all'indispensabile rinnovamento degli strumenti.