Nel diciottesimo secolo, la tendenza era quella di abbandonare i ritratti delle città (ereditati dal Rinascimento) per un piano geometrico, più tecnico e matematico. Ma il plan de Turgot va contro questa tendenza, scegliendo il sistema della prospettiva cavaliera: due edifici della stessa dimensione sono rappresentati da due disegni della stessa dimensione, siano essi vicini o distanti.
Nel 1734 Michel-Étienne Turgot, capo del comune di Parigi come preposto dei mercanti, decise di promuovere la reputazione di Parigi per le élite parigine, provinciali o straniere implementando una nuova mappa della città. Per compiere tale opera chiese all’architetto e cartografo chiese a Louis Bretez, membro della Royal Academy of Painting and Sculpture e professore di prospettiva, di elaborare la pianta della città e dei suoi sobborghi.
Nel contratto, Turgot richiese una riproduzione di grande precisione ed estremamente fedele, pertanto a Louis Bretez, fu permesso di entrare nelle dimore, e nei giardini per prendere misure e disegnare le facciate degli edifici. In totale lavorò senza interruzioni per due anni, dal 1734 al 1736.
Nel 1736, Claude Lucas, incisore della Royal Academy of Sciences, creò i 21 fogli la mappa.
Il mappa della città francese fu pubblicato nel 1739 e le stampe furono rilegate in volumi offerti al re, ai membri dell'Accademia e al Comune. Copie aggiuntive servirono come rappresentazioni della Francia agli stranieri.