Circolo a riflessione

Data1805 ca. - 1807 ca.
realizzato aPadova
CostruttoriGiuseppe Stefani
Realizzato sul modello di quello posseduto dall’Osservatorio di Brera, lo strumento è costituito da un circolo graduato in 720 parti, ciascuna delle quali ulteriormente suddivisa in tre. Su di esso scorrono due bracci mobili: il primo, che abbraccia l’intero circolo, reca da un lato il cannocchiale e dall’altro lo specchietto minore; il secondo, imperniato nel centro dello strumento, sostiene lo specchio principale. Entrambi i bracci mobili terminano con un nonio che fornisce la ventesima parte dell’ultima suddivisione della scala graduata del circolo. Sono di corredo allo strumento: un manubrio di ebano; 4 filtri da collocarsi davanti allo specchio maggiore; 5 filtri da collocarsi davanti allo specchio minore oppure tra i due specchi, e due lastrine di ottone ad angolo retto per la rettifica del cannocchiale.
Circolo a riflessione
Il circolo a riflessione costituisce un ulteriore sviluppo del sestante per le misure delle distanze angolari. Venne realizzato da Giuseppe Stefani e utilizzato per scopi didattici
Persone correlate
Dettagli
Materia e tecnica
ottone
Categoria
Navigazione
Definizione
Circolo
Bibliografia
C. de Borda, Description et usage du cercle de reflexion avec differentes methodes pour calculer les observations nautiques, Parigi 1787.
G. B. Magnaghi, Gli strumenti a riflessione per misurare gli angoli, Pisa, Hoepli, 1875, p. 190
Zanini Valeria, Gli strumenti scientifici della Specola. Catalogo in La Specola di Padova. Da torre medievale a museo, Padova, Signum Ediore, p. 158
Autore schedaZanini, Valeria