Il cronometro da marina Frodshamha una struttura simile ad un comune orologio da tasca, differenziandosene per le dimensioni e la precisione. Il quadrante, di 12 cm di diametro, è munito di lancette per le ore, i minuti e i secondi. Il cronometro è controllato da un bilanciere con molla ad elica cilindrica, collegato ad uno speciale scappamento che garantisce la costanza nella trasmissione della potenza ai ruotismi per l'intera durata di svolgimento della molla carica. La lancetta scatta ogni mezzo secondo e il battito prodotto è distinguibile ad alcuni metri di distanza in modo netto. Si tratta di una caratteristica utile in passato, quando, con scarsi mezzi a disposizione, si effettuava la sincronizzazione di due oggetti con il metodo occhio-orecchio. L'andamento della sua marcia è di circa 0.1 sec al giorno.
È dotato di un importante dispositivo che permette la chiusura di un circuito esterno elettrico esterno per la registrazione dei tempi durante le osservazioni astronomiche, accessibile attraverso due morsetti visibili ai lati della cassetta di legno all’interno della quale è alloggiato tramite sospensione cardanica che ne assicura la giacitura orizzontale.
Gli orologi da marina furono sviluppati a partire da alcuni brevetti del XVIII secolo. Il problema della conservazione del tempo durante le navigazione fu sentito durante tutto il periodo delle grandi esplorazioni, dato che dalla conoscenza dell’ora esatta dipendeva l’esattezza della misura della longitudine, e quindi del punto-nave. Nel tempo vnne istituito anche un premio internazionale per incentivare nuove scoperte in questo settore. Con gli anni si arrivò a sistemi con scappamento a bilanciere e molla elicoidale con vari sistemi di compensazione termica per mantenere stabili le oscillazioni, e con sospensione cardanica per il mantenimento della posizione orizzontale in qualunque condizione di mare. Dalla metà del XIX secolo la qualità degli orologi da marina raggiunse uno standard tale da permettere la misura del tempo con scarti di pochi decimi di secondo al giorno, o anche meno.
Questo oroogio da marina, realizzato da Charles Frodsham, è un tipico esemplare della produzione britannica della fine del 1800. Appartenuto inizialmente all'Università di Padova, questo rologio venen successivamente fornito alla Stazione Astronomica di Carloforte