Macchina a dividere

Data1827
realizzato aPadova
CostruttoriGiuseppe Stefani
La macchina è costituita da una ruota dentata di ottone, a otto raggi, imperniata su di un tavolino ottagonale di legno sul quale gira scivolando su tre piccole sfere rotanti solidali con lo stesso tavolo. La ruota è poi dotata di un’asta agganciata a un estremo al perno centrale e all’altro, con una morsa, al tavolo. All’asta è solidale la vite senza fine sulla quale ingrana la ruota; sempre sull’asta scorre il tracciatore, che può essere regolato per dividere circoli di raggio da 12 a 15 cm.
Macchina per dividere
La macchina per dividere fu costruita da Giuseppe Stefani che la realizzò basandosi sul prototipo di Ramsden del 1775 e sul modello realizzato da Reichenbach nel 1801. Grazie a questo strumento il 4 ottobre del 1827 Stefani vinse la medaglia d’oro alla distribuzione de’ premi d’industria nella solennità del giorno onomastico di S. M. I. R. A. Francesco Primo.
La macchina era di proprietà dello stesso Stefani e fu acquistata dall’Osservatorio nel 1844, due anni dopo la morte del suo costruttore.
Nel 1845 vi fu aggiunto un piccolo microscopio per potere leggere le divisioni più piccole, ora perduto.
Persone correlate
Dettagli
Materia e tecnica
Ottone con mobile in legno
Misure
mobile / macchina
Definizione
Macchina
Bibliografia
J. RAMSDEN, Description d’une machine pour diviser les instruments de Mathématiques. Traduite de l’Anglois, Paris, Firmin Didot, 1790
J. A. REPSOLD, Zur Gegeschite der Astronomischen Messewerkzeuge von Purbach bis Reichenbach – 1450 bis 1830, Leipzig 1908, p. 79-82 e 94.
Zanini Valeria, Gli strumenti scientifici della Specola. Catalogo in La Specola di Padova. Da torre medievale a museo, Padova, Signum Ediore, pp. 159
Autore schedaZanini, Valeria