Orologio a pendolo che batte il tempo siderale, con la sospensione e la compensazione secondo il sistema ideato da Riefler, nel quale lo scappamento, del tipo ad ancora, è libero, e gli impulsi vengono dati al pendolo mediante la molla di sospensione. Il quadrante del diametro di 26 cm di ottone argentato è suddiviso in minuti riportati sul margine esterno di questo in numeri arabi, evidenziati di cinque in cinque. Due piccoli quadranti circolari del diametro di 9,5 cm, eccentrici, disposti sul diametro verticale dell'orologio, segnano rispettivamente il superiore i secondi riportati di dieci in dieci, l'inferiore le ore da 0 a 23. La compensazione è a mercurio, contenuto all'interno dell'asta pendolare, che con la sua dilatazione termica compensa l'allungamento della verga di sospensione, nonostante le variazioni di temperatura. Inoltre il periodo di oscillazione del pendolo può essere regolato svitando o avvitando una ghiera posizionata sulla lente, che, la fa muovere su una madrevita determinando lo spostamento lungo la verga di sospensione. Sotto la lente in ottone dorato, avvitata alla stessa madrevita dell'asta si muove un piccolo elemento compensatore in ottone dorato per una taratura più fine. L'asta termina con una punta, e, nella spazio delle sue oscillazioni, scorre parallelamente ad un indice graduato in ottone argentato, fissato sulla vetrinetta per stimare l'ampiezza delle oscillazioni. Sul quadrante del pendolo, in ottone argentato, è inciso: "N° 11, S. RIEFLER MÜNCHEN, D.R.P. N° 50739, D.P.R. 60055". Sulla lente è inciso: "D.P.R. 60059 RIEFLER MÜNCHEN N° 57". La custodia contenente il pendolo è in legno di noce, questa è composta da una base con sportello, una colonna ed una cassa superiore con vetrinetta frontale, con fondo rivestito in radica di pioppo. Questo strumento è munito di contatti elettrici per la registrazione dei secondi al cronografo a secco.
Questo regolatore è stato assemblato dall'orologiaio C. Kobell di Roma nell'agosto del 1895.