L’Ap 100 ha la struttura a cannocchiale spezzato, tipica degli strumenti dei passaggi, ma presenta alcune importanti migliorie. Innanzi tutto, un dispositivo di bilanciamento rende più agevole e rapida l’inversione del telescopio. Tale delicata procedura viene controllata elettricamente in modo da ridurre al minimo possibili errori accidentali di azimut che si potevano compiere durante l’inversione.
Vi è poi un efficiente sistema di illuminazione del campo e delle livelle. Un micrometro impersonale automatico, con correzione manuale, facilita l’inseguimento della stella nel suo passaggio nel campo del telescopio. I segnali di transito della stella generati dal micrometro e quelli forniti da un orologio al quarzo sono acquisiti da un registratore cronografico.
Completava il corredo dell’Ap 100 un micrometro per latitudini, un micrometro impersonale classico, una livella fondamentale di inclinazione ad 1" e due livelle di Talcott ad 1". Inoltre, erano presenti tre oculari ortoscopici permettevano ingrandimenti di 164x, 103x e 64x.
Siccome, per ragioni di spazio, non era possibile controllare l’azimut dello strumento per mezzo di cannocchiali collimatori vennero collocate due mire meridiane, una in città e l’altra sul monte Palanzone.
Terminata la fase di ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale, nel corso della quale era stato acquisito presso la sede di Brera un nuovo piano adibito a uffici per gli astronomi, il direttore
Francesco Zagar (1900-1976) intraprese il rinnovo della strumentazione astrometrica in modo tale che l’Osservatorio di Brera fosse in grado di partecipare ai lavori dell’
Anno Geofisico Internazionale. Nel quadro del programma di lavoro in previsione a questo importante evento internazionale, nel 1955 fu acquistato, da direttore di Brera, lo
strumento dei passaggi Ap 100 e venne creato il Centro di Cronometria.
Nel frattempo, la ditta
Broglia di Pavia aveva terminato la costruzione di una nuova cupola per il rifrattore Merz-Repsold, in sostituzione della vecchia realizzata nel 1881 dalla ditta
Suffert di Milano. La nuova struttura aveva una caratteristica apertura a quattro spicchi orientati in modo da permettere l’osservazione nel piano del meridiano e in quello normale a esso. Nella cupola furono collocati l’Ap 100, in modo che operasse in meridiano, mentre con lo
strumento dei passaggi di Bamberg, collocato ne primo verticale si potevano eseguirsi misure di latitudine osservando il transito allo zenit di vari astri.
Lo strumento venne utilizzato dal 1955 al 1970 sia per misure di longitudine e di latitudine sia, principalmente, per il Servizio dell’Ora. Il Centro di Cronometria di Brera era collegato ai servizi orari di tutto il mondo attraverso il
Bureau Internationalde l’Heure. Il Centro era dotato di apparecchi per la trasmissione e ricezione di segnali orari e di alcuni orologi al quarzo ed al cesio che in quegli anni avevano sostituito i classici pendoli con asta in invar conservati in campana a pressione e temperatura costante.