Telescopio rifrattore Salmoiraghi

Data1900
È un rifrattore con montatura equatoriale sostenuta da una colonna di ghisa, con 13,5 cm di apertura e 175 cm di distanza focale. Il tubo del telescopio è in legno di noce, mentre in ottone sono il porta obiettivo e i porta oculari. Il cerchio di declinazione in ottone del diametro di 24,5 cm è suddiviso in 20" con due nonii (con graduazione in argento) per la lettura di 1’ e di 30"; quello di ascensione retta in ottone del diametro di 24,5 cm è diviso in minuti con due nonii (con graduazioni in argento) per la lettura dei secondi.
Il movimento orario del telescopio originariamente era regolato da un movimento ad orologeria a caduta di pesi, con sistema a masse centrifughe a frizione e regolatore di velocità. In seguito, il movimento fu sostituito con un regolatore elettromagnetico alimentato con corrente continua comandato da un orologio (1906/1910). Successivamente fu installato un motore elettrico "Lesa" munito di apposito regolatore di velocità (costruito nell'officina dell'Osservatorio) per le piccole variazioni del movimento orario.
È presente un micrometro in ottone dorato con graduazione del cerchio di posizione in argento con divisioni di un grado con nonio che permette la lettura ai 2'. Lo strumento presenta un filo verticale fisso e due fili orizzontali regolabili per mezzo di una vite micrometrica. - Cassetta in legno di noce contenente cinque oculari.
Telescopio rifrattore Salmoiraghi
L'equatoriale fotografico inizialmente era collocato in un fabbricato denominato "la Specoletta" fatto costruire dal Cerulli sulle falde della collina di Collurania nel 1900. Ma la difficoltà di avere acqua abbondante per il lavaggio delle lastre e la mancanza di energia elettrica consigliarono al Cerulli di trasportare lo strumento nel suo palazzo a Teramo dove fece costruire una stanza a tetto mobile. Qui sistemò l'equatoriale fotografico munendolo anche di un controllo elettrico. In seguito nel 1924/26 lo strumento fu riportato a Collurania e sistemato in un padiglione a tetto mobile appositamente costruito sulle pendici Nord-Ovest di Collurania. Il padiglione in omaggio al primo direttore di Collurania fu chiamato "Padiglione G. Zappa".
Lo strumento fa parte della donazione "V. Cerulli" (28 giugno 1917)
Persone correlate
Dettagli
Materia e tecnica
Ghisa
Materia e tecnica
Ferro
Materia e tecnica
Ottone
Materia e tecnica
Argento
Materia e tecnica
Legno di noce
Misure
Lunghezza focale 176 ; apertura 13,5 ; N. lenti: 3 ; oculare N° 5
Categoria
Astronomia
Definizione
Telescopio
Bibliografia
M. Maggini, Osservatorio Astronomico "V. Cerulli" Collurania, Memorie ed Osservazioni, Vol I, Teramo, Tipografia " La Fiorita", 1929
Ministero della Pubblica Istruzione, Osservatorio Astronomico di Collurania, Roma, 1956
Autore schedaMatteo Di Carlo