Su una base metallica sorretta da tre piedini a vite calante, per la corretta messa in stazione dello strumento, sono posizionati il cerchio orizzontale, o azimutale, con un passo di 30', un'alidada girevole su cui poggiano due microscopi micrometrici che consentono la lettura di 6' e due sostegni a forcella per i perni di rotazione del cannocchiale.
Il cerchio verticale, o zenitale, fissato e coassiale all'asse di rotazione del cannocchiale, ha una divisione di 30' ed è corredato da una coppia di noni micrometrici per la lettura di 6'.
Una livella a cavalletto, munita di due gambe a forcella, è fissata sui perni dell'asse di rotazione del cannocchiale.
Il cannocchiale in ottone è montato su di un asse perpendicolare al suo asse ottico. Ha un prisma a riflessione totale che devia la linea di mira di 90° cosicché l'oculare, munito di micrometro filare, viene a essere situato ad un'estremità dell'asse di rotazione. All'altra estremita di tale asse vi è un dispositivo elettrico per l'illuminazione dei fili del micrometro.
... lo strumento universale di Bamberg, gentilmente prestato dal Gabinetto di Geodesia della R. Università, fu sistemato da
Luigi Carnera in uno dei
... due cupolini laterali... per misure geodetico-astronomiche.
Ad esso sta lavorando attualmente l'Ing. Ugo Madia, assitente alla cattedra di topografia della facoltà di ingegneria dell'Università di Napoli.La prima notizia storica su un teodolite si trova nel volume:
A geometric practice named Pantometria del matematico inglese
Leonard Digges (1520-1559), pubblicato nel 1571 da suo figlio Thomas (1546-1595). Solo nel 1787, con la riprogettazione che ne fece
Jesse Ramsden (1735-1800), il teodolite divenne uno moderno strumento per misure di precisione.