Giacomo Ciesa

DataVicenza, 21 febbraio 1733 - Ivi, 30 aprile 1822
Figlio di Camillo e Rosa Olivari, abitò in parrocchia di San Faustino, contrada Santa Corona. Fu discepolo di Giambettino Cignaroli. In attività dal 1753, molte delle sue opere sono attualmente perdute o in cattivo stato di conservazione.
Tra i suoi lavori sono da ricordare le illustrazioni per il volume Poesie italiane sopra l’ultima guerra consacrate alla S. R. M. di Federico il Grande Re di Prussia da Giulio Ferrari patrizio Vicentino (Vicenza, 1766), la pala dell’altare maggiore della arcipretale di S. Clemente a Valdagno (1776-1778) e la decorazione del palazzo Cordellina a Vicenza, eseguita in collaborazione con Paolo Guidolini, Francesco Lorenzi e altri ignoti. Opera sicuramente a lui attribuibile sono le 'Allegorie' nel soffitto del salone, distrutte dal bombardamento del marzo 1945.
In stretta collaborazione con il Guidolini, affresca villa Franceschini-Canera di Salasco, ad Arcugnano, il vestibolo e il salone di villa Capra a Sarcedo (VI) e realizza la tela del soffitto e gli affreschi parietali del salone di palazzo Thiene-Bonin Longare, a Vicenza.
Il suo periodo migliore resta quello legato alla realizzazione degli affreschi nella Sala delle Figure della Specola di Padova, tra il 1772 ed il 1773.
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