Planisphaerium cæleste

Data1712 ca.

Riproduce i due emisferi celesti con una proiezione convessa che ha per centro i poli eclittici. Sono rappresentate le costellazioni tolemaiche con le figure della mitologia classica, oltre quelle del cielo australe definite in epoca moderna a partire dalle prime osservazioni compiute dai navigatori danesi Pieter Dirkszoon Keyser e Frederick de Houtman tra il 1595 e il 1597. La selezione e lo stile delle costellazioni si basano sul Firmamentum Sobiescianum sive Uranographia (1687) dell'astronomo polacco Johannes Hevelius.
Sono riportate tutte le stelle visibili a occhio nudo, sono identificate anche le maggiori nebulose e indicate la Nova del 1572 in Cassiopeia, quella del Serpentarius del 1604 e la variabile Mira Ceti. Nell'emisfero australe sono ben evidenziate le Nubi di Magellano.
Il reticolo eclittico permette di leggere la posizione delle stelle con un passo di 15'. Sono riportate inoltre le proiezioni dei cerchi polari, dei tropici, dell'equatore e del coluro equinoziale. Sulla proiezione del coluro dei solstizii è possibile leggere la latitudine delle stelle con la precisione di un grado.
I bordi esterni sono decorati con sei medaglie, curate da Ph. Lansbergii che mostrano i modelli planetari di Tycho Brahe, di Tolomeo e Copernico: Hypothesis Tychonica, Hypotesis Ptolemaica, Hypotesis Copernicana; l'illuminazione solare della Luna: Illuminatio Lunae per Solem; la rivoluzione della terra intorno al Sole: Motus Terrae Annuus circa Solem; e l'effetto mareale della Luna: Aestus Maris per Motuum Lunae.
Nella parte centrale della tavola c'è la Tavola delle magnitudini stellari e delle nebulose.
La stampa è sistemata in una cornice in radica (950x850 mm)

Note

La carta celeste, proveniente dalle collezione della storica casa antiquaria napoletana Uberto Bowinkel, è stata donata dalla Camera di Commercio di Napoli a conclusione degli eventi celebrativi del bicentenario della fondazione dell'Osservatorio di Capodimonte.
Si tratta della seconda serie delle tavole di Eimmart, realizzate nel 1690, e stampate da David Funck (1642- 1709) nel 1700 con il titolo:
Planisphaerium cœleste : Secundum Restitutionem Hevelianam et Hallejanam.

Dettagli
Categoria
Carta celeste
Tipologia
Incisione
Materia
Carta, vetro e legno
Iscrizioni
Opera G. C. Eimmarti, prostat in Officina Homanniana
Schema Ph. Lansbergii

HB

U. Bowinkel

- Napoli -

Dorn et Hoffer Sculp.

Dimensioni
485 x 575 mm
Bibliografia
Kanas, Nick, Star Maps: History, Artistry, and Cartography, New York, etc., Springer, 2007
Stoppa, Felice, www.atlascoelestis.com
Autore schedaMauro Gargano