Circolo meridiano

Data1872
realizzato aMonaco
CostruttoriGeorg Ertel
Lo strumento è costituito da un telescopio sorretto da un asse perpendicolare alla sua lunghezza. Il telescopio e l’asse sono formati da due tronchi di cono che si intersecano reciprocamente a metà per mezzo di un cubo situato nel punto di intersezione formando così una croce (le due parti dell’asse formano un corpo unico con il cubo, mentre le due parti del telescopio sono fissate per mezzo di viti).
L'asse è disposto orizzontalmente nella direzione Est-Ovest cosicché il telescopio, ruotando attorno all'asse orizzontale, possa percorrere l’intero meridiano da nord a sud (meridiano locale). Attaccate alle due estremità dell’asse si trovano due cerchi di ottone uguali tra loro e graduati. Entrambi hanno il lembo diviso ogni 3’ con indicazioni numeriche ogni grado (le incisioni sono fatte su una lastrina in argento). Uno dei cerchi è fisso stabilmente all’asse per mezzo di viti, mentre l'altro può ruotare attorno all'asse ed essere bloccato nella posizione voluta per mezzo di una vite. Esternamente a ciascun cerchio si trova un cerchio più piccolo che serviva per fissare lo strumento ai pilastri di granito. Infatti, l'asse appoggiava su due sostegni di granito, i quali insistevano su stabili fondamenta, isolate dalla cupola e dal pavimento in modo che non venissero trasmesse vibrazioni allo strumento. Al posto degli usuali contrappesi, per alleggerire il carico sull'asse e ridurre sia la flessione che l'usura dei perni di rotazione, vi sono due sostegni ausiliari con un sistema a molle avvitati su due sporgenze dei pilastri.
Su ogni cerchio sono disposti, a distanze uguali, quattro microscopi micrometrici per la lettura delle divisioni e un microscopio per il puntamento approssimato del telescopio prima dell'osservazione. Sull'asse si trovano altri due piccoli cerchi, equidistanti dal centro, su uno di essi agisce una morsa di bloccaggio dello strumento.
Per mezzo della macchina per l'inversione, scorrevole su due binari, si può sollevare lo strumento dai suoi sostegni e ruotarlo attorno alla verticale in modo da portare ogni estremità dell'asse sull'appoggio opposto. Tramite osservazioni eseguite prima e dopo l'inversione si può determinare uno degli errori dello strumento.
Per la verifica accurata della corretta orizzontalità dell’asse si usava una lunga livella a bolla che veniva appoggiata allo strumento mediante un apposito braccio.
Infine, l’oculare era dotato di un micrometro impersonale.
Emilio Bianchi (1875-1941), direttore dell'Osservatorio di Brera dal 1922 fini alla sua morte, aveva cercato di ottenere, dalla ditta tedesca Bamberg, un circolo meridiano in conto riparazioni dei danni della Prima Guerra Mondiale. Tuttavia, a causa della decisione della Germania di sospendere le forniture il direttore dell’Osservatorio non riuscì a ottenere lo strumento desiderato. Gli organi competenti avevano allora deciso, probabilmente su interessamento del prof. Luigi Mangiagalli, presidente della Associazione per lo Sviluppo Alta Cultura, di assegnare all'Osservatorio il circolo meridiano che si trovava presso l'Istituto Idrografico della Marina di Genova.
L'Istituto Idrografico aveva acquistato il circolo meridiano di Ertel nel 1873, un anno dopo la sua fondazione. Lo strumento fu usato inizialmente per le determinazioni di tempo, e più tardi venne messo in disuso in seguito all’acquistato di un più agevole strumento dei passaggi. Nel 1915 il circolo meridiano venne radicalmente modificato da L. Carnera al fine di avere uno strumento adatto anche alle misure delle posizioni stellari. Fu reso simmetrico con l'introduzione di un secondo circolo recante quattro microscopi con micrometro filare, in aggiunta ai quattro esistenti, per la lettura dello stesso cerchio graduato sia ad Est che ad Ovest del meridiano. Venne inoltre introdotta l'illuminazione elettrica dei cerchi, curando che fossero minime le influenze termiche sui cerchi graduati.
Lo strumento giunse in Osservatorio nel giugno del 1924 e fu posto nella nuova sede di Merate in una cupola appositamente realizzata.
Persone correlate
Dettagli
Materia e tecnica
Ottone, legno
Misure
Cerchi graduati : diametro 78 / Telescopio : lunghezza focale 112,6 ; diametro obiettivo 9,5 / Collimatori : diametro obiettivo 4,7 ; focale 43 / sede a parallelepipedo : 6
Categoria
Astronomia
Definizione
Circolo
Bibliografia
J. Challis, Lectures on practical astronomy and astronomical instruments, Cambridge Beli and Sons, 1879
A. Danjon, A. Couder, Lunettes et tèlescopes, Parigi 1935
Miotto E., Tagliaferri G., Tucci P., La strumentazione nella storia dell'Osservatorio Astronomico di Brera, Milano 1989, pp. 81 - 82
Tucci P., I cieli da Brera: astronomia da Tolomeo a Balla, Milano 2000
Autore schedaMattavelli, Marcella

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