Campania felice

Data1692
realizzato aNapoli

Incisione a bulino su lastra di rame disegnata e incisa da Cassiano da Silva e inserita nella prima edizione dell'atlante geografico "Accuratissima e nuova delineazione del Regno di Napoli con le sue provincie distinte, nuovamente date in luce da Antonio Bulifon, e da lui presentate al sommo merito dell'Altezza Serenissima di Cosmo 3. Gran Duca di Toscana" pubblicato a Napoli nel 1692 da Antonio Bulifon.
I rami di questo atlante composto da 21 tavole andarono dispersi durante l'occupazione austriaca nel 1707. Con l'arrivo a Napoli di Carlo di Borbone, nel 1734, Luigi Bolifon, nipote di Antonio, rientrò in città e fortunosamente riuscì a ritrovare i rami, stampando una nuova edizione dell'opera dedicata al nuovo re di Napoli.
La carta riprende, aggiornandola, quella realizzata da Mario Cartaro(1540-1620) e suo figlio Bartolomeo (?-1627), incisori e ingegneri cosmografi del Regno, per il Conte di Lemos nel 1615.
In basso al centro vi è una legenda per l’acquedotto di Carmignano; a sinistra, una nota "A chi legge" relativa alle opere di bonifica del Clanio.
Questa tavola inserita in una cornice di legno con pass-partout è dedicata a Domenico Marzio III Carafa (1645-1703), vi duca di Maddaloni, letterato e uomo d'armi, cavaliere del Toson d'Oro e Grande di Spagna.

Persone correlate
Dettagli
Categoria
Carta geografica
Tipologia
Incisione
Materia
carta
Iscrizioni

Campania felice

All’Ecc.mo Sig.re D. Martio Pacceco Carafa Duca di Mad=daloni Cav.re dell’insigne ord.e del Tusone Della bella Prov.a di Terra di Lavoro per dimostrarne le parti più considerabili, hó fatto à parte questa Carta, la qua=le à V.E. dedico si per li suoi alti meriti, si perche possiede in essa così belle Terre, e con tanto splendore vi signo=reggia
Di V.E. Humilis. Servitore
Antonio Bulifon

D. Fran. Cassianus de Silva sculpsit Neap.

A chi legge
Dove stanno li punti dall'una e l'altra parte del fiume mostra essersi ivi incavato il letto. li numeri 1. 2. dinotano il letto fatto intempo dal Conte di Lemos. li numeri 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. fan vedere la Campagna dall'una, e l'altra parte del Clanio, che prima si rendeva impraticavile per le acque che vi scaturivano

Dimensioni
356 x 480 mm
Scala di Miglia Cinque
Autore schedaMauro Gargano