Sestante di Troughton & Simms

Datacirca 1901
realizzato aLondra

Sestante con settore circolare in ottone e lamina graduata in argento da 0 a 160 con passo di 1°. 
L'alidada ha un verniero con scala di 10°. Un piccolo nonio a braccio mobile permette di leggere la misura. Sul perno che fissa l'alidada allo strumento si trova uno specchio mobile alloggiato in un telaio di ottone verniciato brunito. Su uno dei due bracci fissi dello strumento c'è il cannocchiale in ottone con tubo oculare dotato di fili micrometrici fissi, mentre sull'altro si trovano lo specchietto fisso, che però manca, e due serie di filtri, una composta da quattro filtri per lo specchio vincolato all'alidada e l'altra di tre filtri: verde, rosso e giallo per lo specchietto fissato al braccio. Tutte queste parti sono alloggate in telai di ottone verniciato brunito. L’impugnatura del sestente è in mogano.
Lo strumento è conservato in una cassetta anch'essa di mogano insieme a un secondo tubo oculare, a un mezzo cannocchiale e due oculari per le osservazioni dirette del Sole.

Il sestante fu acquistato nel 1901 da Emanuele Fergola, direttore dell'Osservatorio di Capodimonte, per la commissione di Pasquale Leonardi-Cattolica (1854-1924), direttore dell'Istituto Idrografico di Genova.

Dettagli
Materia e tecnica
ottone, argento, legno di mogano
Categoria
Astronomia
Definizione
Sestante
Bibliografia
Bemporad, Azeglio, Cenno storico sull'attività dell'Istituto nel primo secolo di vita, Napoli, Tipografia Contessa, 1929, p.9
La Collina di Urania, a cura di M. Rigutti, Napoli, Elio de Rosa Editore, 1992, n.75
Gargano, Mauro, Sugli astrolabi e ottanti della Sezione Navale del Museo Nazionale di S. Martino a Napoli, in: La sezione navale, Napoli, Electa, 2008, pp.67-82
Autore schedaMauro Gargano