Si tratta di uno spettroscopio solare a visione diretta. Lo spettroscopio è suddiviso in tre sezioni: la frontale con l’attacco al telescopio reca un cerchio di posizione graduato da 0º a 360º, leggibile tramite un semplice indice e contiene la fenditura di larghezza regolabile, la seconda contiene un treno di prismi a deviazione nulla e la terza il gruppo oculare con messa a fuoco. Ciascuna delle due ultime sezioni può essere inclinata rispetto a quella che la precede col mezzo di una vite micrometrica e di una cerniera. L’inclinazione si legge su apposite piccole scale graduate.
Lo strumento fu acquistato da Alessandro Dorna per essere usato sul nuovo rifrattore Merz di 30 centimetri. Dorna però non riuscì ad iniziare alcun programma essendo venuto a mancare poco tempo dopo l’installazione del nuovo rifrattore. Tuttavia il suo successore, Francesco Porro, non era interessato alle osservazioni solari, e cosi il Boccardi dopo di lui, pertanto non venne avviato alcun programma osservativo.