Il teodolite è di tipo ripetitore. Il cerchio orizzontale ha un diametro di 150 mm, quello verticale di 127 mm. Entrambi, divisi ogni 10’, sono letti con una coppia di microscopi micrometrici ciascuno. Il tamburo dei microscopi ha 60 parti, per cui una parte vale 10”, la graduazione del tamburo è così comoda che il secondo d’arco si apprezza senza difficoltà.
Vi sono quattro livelle: due, a 90º l’una dall’altra, sull’alidata per la rettifica di verticalità dell’asse principale, una seconda con sensibilità 5” per divisione, sull’alidada dei microscopi del cerchio verticale, che permette, tramite apposita vite di richiamo, di fare le letture di distanza zenitale sempre a bolla centrata, infine vi è una livella principale a cavaliere dei perni del cannocchiale.
Il cannocchiale ha 38 mm di diametro ed una distanza focale di 300 mm ed è dotato di tre oculari di diverso ingrandimento nonché di prisma a 90° per l’osservazione di stelle zenitali.
Questo teodolite fu costruito dalla ditta Troughton e Simms di Londra. Questo teodolite venne utilizzato per varie osservazioni astronomiche e geodetiche ma in particolare venne impiegato per la determinazione della latitudine della prima sala meridiana del nuovo Osservatorio di Pino Torinese, fatta da Fernando Chelli nel 1912 tramite una serie di osservazioni di distanze zenitali circummeridiane. La latitudine così trovata risultò essere di grande precisione tanto da sorprendere lo stesso direttore Boccardi,che aveva suggerito a Chielli, senza essere ascoltato, di utilizzare uno strumento maggiore.