Fondo Antico
Il fondo antico della biblioteca si costituisce negli anni 1812-15, contestualmente alla costruzione della Specola di Capodimonte, per iniziativa dell'allora direttore Federigo Zuccari.
Il fondo, arricchitosi nel corso degli anni anche della Donazione Cenzato, comprende attualmente 4431 volumi così ripartiti:
- 1 incunabolo del 1488
- 38 volumi del XVI secolo
- 64 volumi del XVII secolo
- 448 volumi del XVIII secolo
- 3880 volumi del XIX secolo e tra questi opere di rara preziosità.
È possibile consultare anche per il fondo antico il catalogo collettivo delle biblioteche INAF
Visita la pagina »
e il catalogo collettivo del patrimonio delle biblioteche partecipanti al Servizio Bibliotecario Nazionale SBN
Visita la pagina »
Collezione digitale
La collezione digitale dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte rappresenta, insieme alla pubblicazione del catalogo a stampa delle cinquecentine, la naturale conclusione di un progetto di valorizzazione del patrimonio antico della biblioteca promosso dall’Osservatorio nel 2010 e finanziato dalla Regione Campania con fondi POR FESR 2007/2013.
La collezione propone la digitalizzazione integrale di un cospicuo numero di edizioni rare e di pregio (circa 140), stampate nel corso dei secoli XV-XIX, e di una serie di annate di periodici scientifici napoletani, pubblicati tra la fine del XVIII e gli inizi del XX secolo. Partendo dall’incunabolo del 1488, il famoso Tractatus de sphaera di Johannes de Sacrobosco, forse il testo di astronomia pre-copernicana più letto fino al XVII secolo nelle università europee, si passa alle edizioni del Cinquecento che comprendono alcuni capisaldi della storia del pensiero scientifico universale.
Basti ricordare, su tutti, il De reuolutionibus orbium coelestium di Niccolò Copernico, i cui esemplari custoditi nella biblioteca dell’Osservatorio (prima e seconda edizione rispettivamente datate 1543 e 1566) recano evidenti i segni degli interventi operati dalla censura. Tra le opere del XVII secolo varie sono le edizioni napoletane presenti nella collezione digitale: tra esse spiccano la Lettera sopra l'opinione de' Pittagorici, e del Copernico, della mobilità della terra e stabilità del sole del padre carmelitano Paolo Antonio Foscarini, opera abbastanza rara stampata a Napoli nel 1615 e messa all’indice nel 1616, e il testo di Francesco Fontana del 1646 Nouae coelestium, terrestriumque rerum obseruationes.
Per dare infine una panoramica complessiva del materiale custodito in biblioteca, sono state inserite nella collezione digitale anche alcune opere settecentesche come le preziose edizioni inglesi dei Philosophiae naturalis principia mathematica di Isaac Newton e la raccolta completa degli atlanti stellari.