Quello che oggi è l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica con sede storica a Teramo, fu fondato dall'astronomo teramano Vincenzo Cerulli come osservatorio privato. La Specola di Collurania, come il Cerulli chiamò l'osservatorio, divenne operativa nel 1893 ed era dotata, per l'epoca, di una strumentazione completa. Il principale strumento era il telescopio equatoriale Cooke di 40 centimetri di apertura, secondo per grandezza in Italia. Con questo strumento il Cerulli compì, in occasione delle opposizioni del 1894 e 1896, le osservazioni del pianeta Marte che lo portarono a negare la realtà fisica dei canali di Schiaparelli, interpretandoli come illusioni ottiche.
Il Cerulli fu uno dei principali protagonisti della ricerca astronomica italiana del primo Novecento, fu presidente della Società Astronomica Italiana e del Comitato Astronomico Nazionale. Impegnato in molteplici incarichi che lo tenevano lontano dal suo Osservatorio, fra il 1917 e il 1919 lo donò allo Stato italiano, al fine di preservarne la sua funzione di centro di ricerca astronomica.
Le carte dell'archivio di fine '800 e dei primi due decenni del '900 sono fortemente intrecciate con quelle prodotte dall'osservatorio istituzionale. Esse sono state rinvenute infatti in un unico corpus. Non è un caso che alla morte di Mentore Maggini, nel maggio 1941, il suo successore Giovanni Peisino intenda avere chiara la situazione patrimoniale dell'osservatorio e sia costretto per questo a radunare tanti documenti dei decenni precedenti. Infatti, Maggini da astronomo appassionato, si era dedicato essenzialmente alle attività di osservazione e di scoperta scientifica.
Conseguentemente, le carte prodotte nel passaggio da specola privata a osservatorio dello Stato italiano (tra il 1917 e il 1919) non subiscono una cesura naturale, istituzionale, tra prima e dopo, cioè tra la specola di Cerulli e l'Osservatorio.
Ci sono inoltre tre piccoli fondi personali (Cerulli, Zappa, Maggini) rinvenuti però separati rispetto al resto dell'archivio e comunque dal carattere prettamente scientifico.