Antonio e Giorgio Abetti
corrispondenza e bibliografia
Antonio (1846-1928) e Giorgio Abetti (1882-1982) furono direttori dell'Osservatorio Astrofisico di Arcetri per quasi sessanta anni (dal 1894 al 1953) lasciando un'impronta indelebile nello sviluppo dell'astrofisica italiana.
Antonio Abetti si dedicò all'astronomia di posizione osservando piccoli pianeti, comete, occultazioni di stelle, eclissi parziali di sole, partecipò nel 1874 alla spedizione italiana diretta da P. Tacchini che si recò a Muddapur nel Bengala per osservare il passaggio di Venere sul disco del sole. Inoltre si dedicò alla costruzione di strumenti, in particolare dell'equatoriale di Amici e del piccolo meridiano di Bamberg, ma soprattutto fu il rifondatore dell'Osservatorio di Arcetri dopo un periodo di rovina avvenuto in seguito alla morte del Tempel. L'attività scientifica di Giorgio Abetti si caratterizzò fin dai suoi esordi per il carattere internazionale che ad essa riuscì ad imprimere. Infatti, dopo un periodo trascorso in Germania, si recò negli Stati Uniti (1908-1909) dove determinante fu l'incontro con George E. Hale (l'articolo "Photographic observations of prominences" pubblicato sull' Astrophysical Journal del 1911 riassume il lavoro di questo periodo americano). Nel 1913 G. Abetti partecipò come astronomo geodeta e geofisico alla
spedizione De Filippi che compì esplorazioni geografiche e ricerche astronomico-geodetiche nelle regioni del Karakorum, Himalaya e Turchestan cinese e russo. A partire dal 1921 cominciò a pensare alla progettazione di una torre solare, sul modello di quelle costruite da Hale a
Mount Wilson, da costruire sul colle di Arcetri. E'proprio grazie anche all'intervento di Hale che la costruzione della torre solare potè essere iniziata nel 1923 e fu ufficialmente inaugurata nel 1925, anno in cui diventò direttore a tutti gli effetti dell'Osservatorio di Arcetri. Iniziarono così una lunga serie di osservazioni solari (protuberanze e cromosfera) che continuarono per decenni. Nel 1929 Giorgio Abetti redasse il capitolo sulla fisica solare per l'Handbuch der Astrophysik a testimonianza della centralità che Arcetri aveva conquistato in questo campo. Non venne pero' mai meno l'interesse per le ricerche non solari, e continuarono gli studi di fisica planetaria, stellare e galattica. Numerosi furono gli incarichi accademici nazionali ed internazionali che Giorgio Abetti ricevette : nel 1937 fu pro-rettore e nel 1938 divenne vice-presidente dell'IAU. La serrata attività di ricerca convisse per tutto il lungo periodo della sua vita con una prolifica attivita' di divulgazione (monografie e articoli) .
In concomitanza con il riordino delle carte di Antonio e Giorgio Abetti è stata preparata una bibliografia delle opere dei due astronomi, al fine di rendere la ricostruzione delle due personalità più completa. Abbiamo così reso più organico e facilmente consultabile il corpus di referenze bibliografiche, fornendo cosi' agli studiosi un importante strumento per la storia dell'astronomia italiana fra Otto e Novecento ed in particolare per la storia dell'osservatorio di Arcetri.
Di Antonio Abetti è stato possibile rintracciare articoli pubblicati dal 1875 al 1926 sulle riviste "Astronomische Nachrichten" , "Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti" e sulle "Memorie della Società Italiana degli Spettroscopisti" (poi "Memorie SAIt"). Inoltre numerosi sono i resoconti e le "circolari" di osservazioni di comete (Halley, 1909), asteroidi, pianeti.
Il nome di Giorgio Abetti compare per la prima volta, come osservatore, in un articolo di Alessio Alberto del 1904. La sua bibliografia è ricchissima ed è possibile rintracciare sue pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche ed astronomiche fino a tutti gli anni Sessanta del secolo scorso.
Inoltre Giorgio Abetti ha curato la pubblicazione di alcune monografie soprattutto di carattere divulgativo e di storia dell'astronomia tradotte in diverse lingue.
E’ possibile consultare Il carteggio di Antonio e Giorgio Abetti . Esso è stato riordinato mantenendo la struttura e la sistemazione data a suo tempo da Abetti stesso. L'inventariazione del fondo Abetti è attualmente in corso, quindi solo una parte del corpus documentario posseduto è disponibile per la consultazione.