Vi presentiamo le donne e gli uomini che con passione lavorano ogni giorno per la ricerca, la tutela, la valorizzazione, la promozione dei beni culturali custoditi presso l’INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo. Una realtà quasi tutta al femminile, nella quale la presenza di un collega ci ricorda e ci dimostra che l'inclusione è sempre una carta vincente poiché le diversità, di formazione, di esperienze, di competenze, di capacità, di carattere o di genere, costituiscono sempre una ricchezza sia per i singoli individui che per le comunità, sia nella vita privata che in ambito professionale. Il nostro contributo vuol essere concreta testimonianza del valore del lavoro di squadra, femminile e maschile, affinché sia stimolo ed incoraggiamento per tutti i giovani, ragazze e ragazzi, a seguire la propria vocazione professionale, senza rinunciare alle proprie aspirazioni a causa di stereotipi e pregiudizi.
Ileana Chinnici si è laureata in Fisica all’Università di Palermo. Dal 2004 è ricercatrice astronoma presso la sede di Palermo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, esperta di storia dell’astronomia, responsabile scientifica delle collezioni storiche del Museo della Specola di Palermo e delle attività museali. Autrice di numerose pubblicazioni, per il suo lavoro ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Di recente ha ottenuto il Donald E. Osterbrock Book Prize per la Storia dell’Astronomia, edizione 2021, rilasciato dall’American Astronomical Society, per il suo volume “Decoding the Stars: A Biography of Angelo Secchi, Jesuit and Scientist”. È Adjoint Scholar della Specola Vaticana, membro dell'Organizing Committee dell'IAU Commission C3 (History of Astronomy) e di vari comitati nazionali ed internazionali.
Salvatore Speziale, informatico presso l’Osservatorio Astronomico di Palermo, è l’artefice di un corposo archivio fotografico relativo agli strumenti scientifici del Museo della Specola di Palermo e di vari materiali d’Archivio e della Biblioteca storica. Ha ideato, progettato e realizzato il Tour virtuale del Museo della Specola sperimentando un metodo per fruire in modo veloce ed efficiente di foto a grande risoluzione con la tecnica del “deep zoom image” ed estendendo poi la visione verso una rappresentazione immersiva degli ambienti (virtual tour) tramite la tecnica del panorama. A tal fine, sono state scattate centinaia di foto a risoluzione piena degli ambienti, poi montate con tecnica “multiresolution format” e “tiled image pyramid”. Ultimamente si sta occupando della realizzazione di sofisticati modelli 3D delle collezioni museali che hanno come principale scopo quello di essere di prezioso ausilio in progetti di studio e di ricerca.
Donatella Randazzo, laureata in Biologia, ha conseguito il diploma di Librarian in Inghilterra. Dopo un’esperienza di un anno presso l’Osservatorio Astronomico di Catania, dal 1992 lavora nella sede palermitana dell’INAF dove, in qualità di Bibliotecaria, si occupa delle attività di catalogazione del patrimonio librario sul Portale INAF dei beni culturali, Polvere di Stelle. Insieme alla collega di Brera Agnese Mandrino, ha pubblicato l’Inventario dell’Archivio Storico dell’Osservatorio Astronomico di Palermo. Si è occupata della ricostruzione del primo nucleo librario della Biblioteca storica, appartenuto al fondatore e primo direttore della Specola di Palermo, Giuseppe Piazzi, ed ha collaborato ad un progetto nazionale Inaf sulle Cinquecentine dell’Osservatorio. Dal 2019 è la responsabile del Museo della Specola e del progetto su piattaforma Omeka per la realizzazione delle collezioni digitali dei beni museali, archivistici e bibliografici gestiti dall’Osservatorio Astronomico di Palermo.
Manuela Coniglio, laureata in Scienze dei Beni Culturali e in Scienze Storiche, è assegnista di ricerca presso l’INAF di Palermo e si occupa delle attività di riordino e valorizzazione del patrimonio storico gestito dall’Osservatorio Astronomico di Palermo. Ha curato la catalogazione, sul portale dei beni culturali INAF Polvere di Stelle, degli strumenti scientifici del XVIII e XIX secolo del Museo della Specola e ha lavorato alla realizzazione della piattaforma delle collezioni digitali del patrimonio museale, archivistico e bibliografico di interesse storico conservato presso l’Osservatorio di Palermo. Si occupa di ricerca storica e, insieme alla Dott.ssa Chinnici e alla Dott.ssa Randazzo, ha da poco pubblicato un eBook sulla fondazione della Specola palermitana. Collabora alla realizzazione di progetti ed eventi per la promozione del patrimonio culturale dell’Osservatorio e alla gestione della pagina Facebook del Museo della Specola.
Martina Sanzeri, laureata in Scienze della comunicazione per le culture e le arti, attualmente studentessa dell’Accademia di Belle Arti in Didattica dell’arte. Per il Museo della Specola, quando era tirocinante del Master in Valorizzazione turistica e gestione del patrimonio culturale, ha realizzato un piano strategico, ovvero, un documento di programmazione che consente di individuare i principali ambiti di intervento, e di pianificare le attività. Adesso, ha sviluppato un progetto di comunicazione, realizzando diversi supporti comunicativi per il Museo. All’interno di questo progetto ha ideato anche un piano per portare il Museo sul web.
Maria Rosalia Carotenuto, laureata in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, nel 2018 ha avviato un progetto di conservazione preventiva delle collezioni scientifiche esposte presso il Museo della Specola, il primo al momento in Italia nell’ambito degli Osservatori INAF. Il progetto prevede lo studio degli oggetti e degli ambienti in cui sono preservati e la pianificazione di strategie tempestive e sostenibili per ridurre i rischi a cui l'intera collezione potrebbe essere soggetta. Nello specifico si è occupata della redazione di schede di rilevamento dati di diversi oggetti in cui ne ha registrato la storia e il loro stato di fatto. Ha collaborato allo studio dei dati termo-igrometrici rilevati durante le campagne di monitoraggio svolte di recente presso le sale espositive del Museo della Specola e ha proposto delle misure specifiche per prevenire o rallentare i processi di deterioramento dei materiali che costituiscono i beni esposti e un piano per la loro gestione e manutenzione ordinaria. Sta, inoltre, lavorando per mettere a punto un programma per la riorganizzazione e gestione del deposito del Museo in cui è custodito parte del patrimonio scientifico.