Cosmic pages

gli atlanti stellari degli osservatori astronomici italiani

Le biblioteche dell’Istituto Nazionale di Astrofisica conservano una collezione di atlanti celesti storici di straordinaria importanza, come ad esempio l’Uranometria di Johann Bayer del 1603 e l’Atlas Coelestis di John Flamsteed del secolo successivo, considerati dei capolavori dell’arte incisoria, che illustrano la percezione del cosmo da parte degli scienziati del tempo

Una selezione degli atlanti più significativi, scelta tra più di 7000 libri antichi che compongono il patrimonio bibliografico storico dell’INAF, viene presentata nel catalogo Cosmic Pages: atlanti stellari negli osservatori astronomici italiani, edito da Arte’m e curato da Ileana Chinnici e Mauro Gargano.

Nella pubblicazione, che è arricchita da una serie di contributi sulla rappresentazione del cielo nell’arte, nella scienza contemporanea e nella cultura in genere, il lettore trova la descrizione di 12 dei 40 volumi sulla cartografia stellare e planetaria che sono stati recentemente catalogati e digitalizzati nell’ambito del PRIN (Progetto di rilevante interesse nazionale) finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e che adesso accrescono la Teca digitale del portale dei beni culturali INAF “Polvere di stelle”.

Cataloghi di sorprendente bellezza che sono accessibili anche attraverso la mostra virtuale "Look up! Sfoglia il cielo con un dito", pensata per raggiungere il vasto pubblico e creare nuove opportunità educative proprio a partire dalla conoscenza del patrimonio storico scientifico, un passaggio ineludibile per comprendere la contemporaneità.

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