L’INAF Osservatorio Astronomico di Palermo ospita il lancio di “MaNa”, un progetto interdisciplinare che ammette tutti i canali espressivi artistici e che cerca una nuova poetica del rituale performativo. In una contemporaneità di geografia globalizzata che conosce solo un fluire indeterminato di tempo - sempre uguale a se stesso e disorientato dai cambi climatici - MaNa cerca nuove scansioni, nuovi ritmi. Qual è l’unica invariante del tempo? Lo spazio. I cicli planetari. Ecco che MaNa si sintonizza sul calendario lunare. E segue la luna in quanto simbolo della madre, dell’energia femminile che in varie forme è stata castrata o incattivita dall’ipertrofia del maschile patriarcale, sia nelle donne che negli uomini. Quando la luna scompare in cielo, MaNa conforta sulla terra con un rituale artistico per ricordare che il cielo buio non è una luna nera ma una luna nuova, una nuova semina. La performance si svolgerà dunque ad un passo dal cielo stellato e dalle magnifiche sale del Museo della Specola di Palermo, dove un gruppo di attori e danzatori (Marina Mazzamuto, Matteo Aluia, Silvia Botto, Giorgia Garofalo, Rossella Guarneri, Nicolás Rivero) racconteranno le storie dei traumi infantili di quattro bambini che poi trovano nell’immensità dell’universo una consolazione materna. L’atmosfera onirica sarà corroborata dalla tecnologia della realtà virtuale 360, con la direzione audiovisuale di Gabriele Campanella e Riccardo Susinno, che ci permetterà di trasmettervi un’esperienza immersiva e un nomadismo narrativo fra le magiche cupole del museo.
La performance sarà trasmessa dal canale YouTube di MaNa domenica 11 Febbraio alle 17.00
(Comunicato ufficiale di MaNa)