Nel 1752, divenne rettore del collegio napoletano dell'Ordine nel quartiere di San Carlo alle Mortelle. Un Collegio Reale
destinato all'educazione di "cinquante jeunes gentilhommes", come scrive von Zach in una lettera pubblicata nella Correspondance (vol. II, 1819).
Qui fece costruire una specola astronomica fornendola di molti strumenti con cui compì una lunga serie di osservazioni.
Ebbe un'intensa corrispondenza con l'astronomo di Parigi
Joseph-Nicolas Delisle che lo introdusse nell'Academie des Sciences come socio corrispondente. Su indicazione dello stesso Delisle osservò prima il transito di Mercurio sul Sole il 5 maggio 1753 e successivamente il transito di Venere sul Sole del 6 giugno 1761.
Suo fratello Pasquale gli chiese di studiare e descrivere l'orologio solare con "
la figura di un presciutto sospeso pel piede a un anello mobile", "
trovato negli scavi di Portici a 11. Giugno 1755".
Durante la peste del 1764, che in sette mesi provocò a Napoli oltre 40.000 morti, si prodigò nell'assistenza spiritualmente dei più poveri, si ammalò e morì il 27 luglio 1764
tra le lacrime affettuosissime di tutta la città.